Surrealismo italiano: tra avanguardia e tradizione


La mostra “Il Surrealismo e l’Italia”, ospitata presso la prestigiosa Fondazione Magnani Rocca, rappresenta un’occasione unica per esplorare il legame profondo e poco noto tra il movimento surrealista e l’Italia.
Curata da Alice Ensabella, Alessandro Nigro e Stefano Roffi, questa straordinaria esposizione ripercorre l’influenza che il Surrealismo, nato in Francia negli anni Venti del Novecento, ha avuto sugli artisti italiani e sul panorama culturale della nostra penisola. Un dialogo affascinante tra realtà e sogno, tra inconscio e immaginazione, che si sviluppa attraverso una selezione di opere di autori iconici come Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, e Leonor Fini, accanto ai grandi maestri del Surrealismo internazionale come Salvador Dalí, Max Ernst e René Magritte.

Leonor Fini, Scène en ruine, 1968

In questo contesto, Fondazione Passaré gioca un ruolo significativo, contribuendo con opere d’arte che arricchiscono l’esposizione e rappresentano una delle testimonianze più importanti del Surrealismo italiano. Un’intera sezione della mostra è dedicata proprio a queste opere, che offrono una prospettiva unica sul modo in cui gli artisti italiani hanno assorbito e reinterpretato le suggestioni surrealiste.

L’impegno della Fondazione Passaré: un viaggio nell’immaginazione

 

La partecipazione della Fondazione Passaré alla mostra si inserisce all’interno del suo più ampio impegno nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale del XX secolo. Le opere prestate alla Fondazione Magnani Rocca non solo testimoniano la ricchezza della collezione, ma arricchiscono il panorama surrealista con contributi che spaziano dalla pittura all’arte africana, creando un dialogo tra culture e tradizioni.

Tra le opere di maggior rilievo esposte dalla Fondazione Passaré vi sono: maschere africane provenienti dalle etnie Marka, Bamana e Ba-télé. Questi manufatti, espressione di culture millenarie, si legano ai temi del mistero e dell’inconscio che tanto affascinavano i surrealisti.

Leonor Fini, artista che si inserisce nel contesto onirico tipico del Surrealismo, dove l’evocazione del subconscio prende forma in scenari sospesi tra realtà e fantasia. Enrico Baj, con la sua critica ironica e grottesca al potere, perfettamente in linea con lo spirito sovversivo del Surrealismo.
Opere di E. L. T. Mesens, uno dei protagonisti del movimento surrealista belga, che arricchiscono l’esposizione con la sua particolare visione.
W. LAM, che si distinguono per l’influenza delle tradizioni africane e caraibiche, tematiche affini al Surrealismo per l’interesse verso mondi extraeuropei e non razionali.
L’opera del pittore polacco Jerzys Kuyawsky, autore che ha saputo mescolare tradizione e sperimentazione nell’ambito surrealista. Ed infine Sergio Dangelo, rappresentante del Movimento Nucleare, che condivideva molti dei principi e delle provocazioni del Surrealismo.

Il Surrealismo in Italia: un dialogo tra passato e futuro

Con questa mostra i curatori e la Fondazione Magnani Rocca vogliono promuove un approccio critico e riflessivo sul Surrealismo italiano, stimolando il pubblico a interrogarsi su come questo movimento abbia saputo radicarsi in un contesto culturale così diverso da quello francese, pur mantenendo una sua peculiare forza evocativa. Gli artisti italiani hanno saputo cogliere le sfide del Surrealismo, traducendo le sue inquietudini e suggestioni in un linguaggio visivo che, pur legato alle tradizioni classiche e rinascimentali, è capace di guardare oltre, verso nuove dimensioni dell’espressione artistica.

La Fondazione Passaré: una finestra sul mondo dell’arte del XX secolo

Da sempre impegnata nella promozione delle arti visive, la Fondazione Passaré si distingue per la sua capacità di conservare e diffondere il patrimonio artistico del Novecento, con un’attenzione particolare alle avanguardie. Il prestito di queste opere alla mostra “Il Surrealismo e l’Italia” rappresenta una nuova tappa di questo percorso, confermando il ruolo della Fondazione come custode di una memoria culturale in continua evoluzione. Le opere esposte alla Fondazione Magnani Rocca non sono solo oggetti d’arte, ma rappresentano punti di contatto tra passato e presente, tra tradizione e innovazione, tra sogno e realtà.

La mostra “Il Surrealismo e l’Italia”, curata da Alice Ensabella, Alessandro Nigro e Stefano Roffi, offre una straordinaria occasione per riflettere su uno dei movimenti artistici più rivoluzionari del Novecento e sul suo impatto nel nostro paese. Le opere esposte sono espressione del dialogo tra surrealismo e cultura italiana, permettono al pubblico di intraprendere un viaggio nell’immaginazione e nell’inconscio.

La mostra “Il Surrealismo e l’Italia” si tiene presso la Fondazione Magnani Rocca, situata a Mamiano di Traversetolo (Parma), in via Fondazione Magnani Rocca 4, dal 16 settembre 2023 al 7 gennaio 2024. Gli orari di apertura sono dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00, mentre il sabato, la domenica e i festivi dalle 10:00 alle 19:00.
La biglietteria chiude un’ora prima.